Contratture Muscolari

Le Contratture Muscolari sono delle contrazioni involontarie, persistenti e dolorose di uno o più muscoli, i quali si presentano rigidi e l’ipertonia delle fibre è apprezzabile al tatto (spesso viene riferito un “accavallamento”). Possono essere leggere ma anche molto intense e dolorose, capaci di creare difficoltà anche nelle attività quotidiane più banali.

È la lesione muscolare più semplice e meno grave poiché non interrompe la continuità muscolare, ma anche la più frequente. In alcuni casi può risolversi spontaneamente, ma molto spesso c’è bisogno di uno o più trattamenti per ripristinare la corretta condizione muscolare.

CAUSE

Le cause di insorgenza di questa patologia possono essere molto diverse, derivanti sia da attività personali che da patologie associate.

Queste sono:

  • Sovraccarico Muscolare: Dato dall’uso prolungato di alcuni muscoli che porta all’esaurimento delle riserve metaboliche degli stessi. Questa patologia è amplificata nel momento in cui si cerca di eseguire un movimento senza avere un allenamento adeguato;
  • Posture Errate: Mantenimento nel tempo di posizioni sbagliate, soprattutto in persone con una muscolatura poco allenata, può portare alla formazione di contratture. Analogamente un atteggiamento posturale errato è un fattore di rischio molto alto per questa problematica;
  • Gesto Brusco: L’esecuzione di movimenti repentini ed improvvisi può portare alla formazione di questa patologia come meccanismo difensivo;
  • Disidratazione: Va ad alterare l’equilibrio elettrolitico del tessuto muscolare;
  • Patologie Circolatorie: Non permettono la giusta ossigenazione dei tessuti;
  • Patologie Neurologiche: Interferiscono con la normale fisiologia muscolare;
  • Artrosi: La sofferenza dell’articolazione artrosica favorisce la contrazione patologica della muscolatura adiacente;
  • Esposizione al Freddo: La forte vasocostrizione provocata dalle basse temperature può favorire la formazione di contratture.

COME CAPIRE SE SI HA UNA CONTRATTURA

Il sintomo principale che viene avvertito è quello di un dolore dapprima moderato poi sempre più intenso col passare del tempo che viene definito come “una punta nella schiena” (nel caso delle contratture riguardanti la zona interscapolare), il quale può essere ben localizzato o estendersi poi ad un’area più ampia.

L’ipertonia è facilmente palpabile nella zona dove nasce il dolore, potendo sentire sotto le mani come un “accavallamento”. Questo se posto sotto pressione risulta come un punto particolarmente dolente, definito Trigger Point.

La contrattura comporta un irrigidimento della muscolatura coinvolta, la quale con il passare del tempo renderà difficoltosi i movimenti per il dolore e per la diminuzione dell’elasticità della zona.

TRATTAMENTO

Come nella maggior parte delle patologie muscolo scheletriche, se trattata nelle fasi inziali della sua evoluzione la contrattura è più facile da trattare.

La fase fondamentale del trattamento è il massaggio decontratturante, eseguito dal terapista sulla parte interessata e nelle zone limitrofe. Questo può essere preceduto da un massaggio superficiale al fine di aumentare la circolazione locale, oppure possono essere utilizzati i raggi infrarossi, i quali con la loro azione ottengono sia un aumento circolatorio locale che un effetto miorilassante sulla zona.

Nei casi di dolore intenso e limitazione del movimento è possibile abbinare al trattamento fisioterapico delle creme antinfiammatorie e miorilassanti, in modo da velocizzare il recupero.

È fondamentale mantenere la zona calda e coperta, poiché il freddo impedirebbe la guarigione della zona, vanificando gli sforzi fatti fino a quel momento.

In conclusione del trattamento vanno, inoltre, corretti gli atteggiamenti posturali sbagliati, andando a correggere le posizioni che vengono adottate durante il giorno ed eseguendo un ciclo di riabilitazione posturale per riequilibrare tutta la muscolatura del corpo.

PREVENZIONE

Il modo migliore per prevenire la formazione di contratture è mantenersi allenati e con una muscolatura elastica. È consigliato, quindi, di effettuare regolarmente attività fisica, come il nuovo o la ginnastica dolce, abbinata a delle sedute di stretching.

È fondamentale, prima di eseguire delle attività fisiche, dedicare del tempo alla fase di riscaldamento, fondamentale per scaldare tutto l’organismo prima di un gesto provante. Alla fine dell’attività effettuare defaticamento e stretching post-prestazione.

Evitare movimenti bruschi e di mantenere delle posture errate per la maggior parte della giornata. Mantenere sempre la zona patologica al caldo.

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