Il processo di cicatrizzazione di una ferita cutanea porta alla formazione di epidermide atrofica e di sclerosi connettivale dermica. Questo processo a volte può evolvere in maniera sfavorevole con la formazione della cicatrice patologica, che può essere atrofica, cheloidea o ipertrofica-ritraente.
Un trattamento immediato riduce molto il rischio della degenerazione cicatriziale, andando a mantenerla disconnessa dai piani sottostanti e mantenendola morbida, evitando quindi formazioni fibrose chiamate aderenze cicatriziali. Esse sono un grave complicanza di ogni intervento chirurgico che necessita di un taglio della cute, sono costituite da fasci di tessuto fibroso che si formano fra tessuti, organi o articolazioni sottostanti, determinando un grave problema di scorrimento e movimento dei tessuti circostanti.
Esistono vari approcci terapeutici al trattamento della cicatrice patologica:
- Tecniche manuali: Rappresentate maggiormente dal Massaggio Trasverso Profondo, effettuato localmente sulla cicatrice, più volte al giorno, che deve essere iniziato non appena la ferita è completamente chiusa e che deve essere abbinato ad esercizi di stretching. Possono essere abbinate delle creme specifiche per il miglioramento cicatriziale.
- Terapie Fisiche Strumentali: Possono essere utilizzati degli strumenti elettromedicali quali Tecarterapia, Ultrasuonoterapia e Laserterapia per migliorare la circolazione sanguigna e prevenire le aderenze ai piani sottostanti.
