Mal Di Testa e Articolazione Temporo Mandibolare

La Cefalea, o Mal di testa, è definita come un dolore localizzato all’interno del capo o sulla parte superiore del tratto cervicale del collo. Questa è causata dall’alterazione dei processi fisiologici che attivano o coinvolgono strutture sensibili allo stimolo del dolore.

Esistono più di 150 tipi di mal di testa, suddivisi in Cefalee Primarie e Cefalee Secondarie, racchiuse nella “Classificazione Internazionale Delle Cefalee” (ICHD) in base ai sintomi ed all’eziologia.

Le Cefalee Primarie sono considerate delle vere e proprie malattie, non avendo delle cause scatenanti da eliminare. Esse possiedono un’eredità genetica da ricercare nella famiglia.

Le principali Cefalee primarie sono:

  • Cefalea Tensiva
  • Emicrania
  • Emicrania a Grappolo

Le Cefalee Secondarie possono rappresentare un sintomo aspecifico, in quanto possono associarsi ad una serie di diverse condizioni, determinate da molteplici cause. Possono avere delle cause endogene (come gravi condizioni mediche) o fattori esterni (come il risultato di un trauma alla testa, stress o malocclusione).

CEFALEA TENSIVA

La Cefalea Tensiva è la forma più diffusa del mal di testa ma relativamente meno invalidante, con il 70% della popolazione che ha un episodio durante l’anno, con una leggera prevalenza nel sesso femminile rispetto a quello maschile (1.5:1).

Il segno tipico che si riscontra in questa patologia è la sensazione di avere “un cerchio alla testa”. La sensazione dolorosa è bilaterale ma spesso è presente più su un lato che su un altro, è definita come un dolore opprimente che rende difficoltose le attività quotidiane ma non le impedisce.

Questa cefalea è fortemente influenzata dallo stato emotivo della persona, infatti lo stress e la depressione aumentano esponenzialmente la possibilità di mal di testa tensivo.

Raramente a questa malattia si associa nausea e vomito, e non sono presenti fotofobia e fonofobia (intolleranza a luci e suoni).

EMICRANIA

L’Emicrania è la seconda forma più comune dei mal di testa. Essa ha un’incidenza leggermente maggiore nel sesso femminile e dura dalle 4 alle 72 ore.

Essa si presenta con un dolore moderato/grave su un lato del capo ed è definito come “pulsante”.

Questa patologia può essere preceduta di circa mezz’ora dall’Aura, cioè un’attività elettrica anomala del cervello che anticipa l’episodio emicranico. Essa si presenta principalmente con dei sintomi visivi come Scotomia (buchi nelle immagini), Fotopsia (flash intermittenti) e Metamorfosia (distorsione della grandezza degli oggetti).

L’Emicrania si associa a sintomi come nausea, vomito, fotofobia e fonofobia.

EMICRANIA A GRAPPOLO

L’Emicrania a Grappolo è la forma più rara delle cefalee primarie, ma la più grave. Ha un’incidenza maggiore nel sesso maschile di 4:1 con esordio tra i 20 ed i 40 anni.

Il dolore riferito è di tipo trafittivo nella zona oculare, nella maggioranza dei casi monolaterale. Gli attacchi possono durare tra i 15 minuti e le 3 ore, con ripetizioni variabili nell’arco dei mesi.

Non si associano sintomi come nausea, vomito, fotofobia o fonofobia, ma a questo dolore si abbina la lacrimazione oculare, arrossamento congiuntivale, e congestione nasale.

RELAZIONE CON L’ARTICOLAZIONE TEMPORO MANDIBOLARE

I mal di testa sono delle patologie socialmente molto rilevanti vista la loro frequenza ed importanza, per questo lo studio su di esse è continuo.

Negli ultimi anni è stato molto approfondita la relazione tra le cefalee e l’articolazione temporo mandibolare (ATM), cioè quella che unisce la mandibola al cranio.

Esse sono messe in relazione dalla breve distanza che interpone la capsula dell’ATM con il forame ovale, sede di passaggio del Nervo Trigemino, il quale ha anche un’inserzione sulla capsula stessa.

Questa vicinanza (tra i 3mm ed i 7mm) viene sensibilmente ridotta in caso di gonfiore dell’articolazione, che a differenza delle altre che si gonfiano verso l’esterno, sviluppa edema verso l’interno, andando a comprimere le radici nervose del trigemino.

Per questo motivo in caso di cefalee ricorrenti, soprattutto Cefalo-Tensive, è importante andare a valutare ed eventualmente trattare l’ATM, un’articolazione troppo spesso sottovalutata.

BIOMECCANICA ATM E CLICK

L’Articolazione Temporo Mandibolare può andare incontro ad infiammazione, quindi a edema, per fattori esterni (come un colpo subito) oppure interni (problematiche articolari, squilibri muscolari o punti di tensione mio-fasciali).

Nel suo corretto funzionamento, il movimento iniziale dell’atm è compiuto dal condilo mandibolare con una rotazione posteriore e solo successivamente ci sarà una traslazione della mandibola in avanti che porterà alla completa apertura della bocca.

Per realizzare questo movimento è presente un disco fibro-cartilagineo posto tra le due salienze ossee, il quale dovrà modificare la sua forma per adattarsi ai movimenti articolari. Se non ci fosse questo disco l’apertura della bocca sarebbe limitata in quanto non sarebbe possibile eseguire questi movimenti combinati.

Quando però il disco subisce delle modificazioni nella forma, nella struttura o nella posizione, è possibile avvertire un rumore durante il movimento, un Click, cioè un epifenomeno sonoro e meccanico della mandibola e del disco.

Il Click è sinonimo di qualcosa di errato nell’articolazione, e con il passare del tempo potrà portare ad infiammazione della stessa e quindi allo sviluppo di dolori in sede ma anche di cefalea.

Per questo in caso di cefalea ricorrente, dolori temporo-mandibolari, rumori auricolari o acufeni, è importante recarsi presso uno specialista per effettuare una buona valutazione dell’articolazione temporo-mandibolare per risolvere in maniera definitiva questi problemi che se trascurati possono evolvere in quadri estremamente invalidanti.

TORNA A SORRIDERE! LIBERATI DAL MAL DI TESTA!

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