Sindrome del Tunnel Carpale

La Sindrome del Tunnel Carpale (STC) è la malattia del sistema nervoso periferico più frequente del corpo umano. Questa è dovuta all’irritazione o alla compressione del nervo mediano nel suo passaggio attraverso il canale carpale.

CAUSE

Questa patologia si presenta quando la membrana sinoviale circostante i tendini si gonfia in seguito ad un’infiammazione. Il gonfiore della sinovia restringe lo spazio del tunnel carpale che non è espandibile per la presenza del legamento trasverso del polso, determinando una sofferenza del nervo.

fattori di rischio principali sono:

  • Ereditarietà
  • Lavori Manuali: Sia pesanti che di precisione, fatti in maniera ripetitiva;
  • Ormonali: Frequente nelle donne in gravidanza in cui ci sono dei cambiamenti ormonali;
  • Patologie associate: Come Diabete e Artrite Reumatoide;
  • Attività Specifiche: Sport (bowling o tennis) oppure l’utilizzo di Strumenti musicali (Chitarra);
  • Mal di Mouse: Questa sindrome è estremamente presente nelle persone che utilizzano il mouse per gran parte della giornata. Questo perché si va a sollecitare la zona utilizzando l’apparecchio con una posizione sbagliata.

SINTOMI

I sintomi dapprima sono localizzati nella mano, ma in fasi successive possono estendersi fino al gomito.

Essi sono:

  • Intorpidimento: Della mano e delle dita (in particolare pollice, indice, medio ed il lato mediale dell’anulare);
  • Dolore: In particolare sul polso e sul pollice;
  • Scossa Elettrica: È possibile percepire una sensazione simile ad una piccola scossa elettrica soprattutto nelle prime tre dita;
  • Difficoltà Funzionali: Negli stadi avanzati si avranno difficoltà nelle attività di vita quotidiana come aprire una bottiglia;
  • Gonfiore: Nella zona dove il nervo mediano viene compresso dal legamento trasverso.

Inizialmente i sintomi rimangono circoscritti al pollice, con sensazioni di formicolio e lieve dolore durante la notte (andando a disturbare il riposo notturno) e durante il giorno quando si tiene qualcosa in mano o si guida la macchina. Inizialmente sono passeggeri ma col tempo risultano essere sempre più presenti fino ad essere costanti.

Anatomia Tunnel Carpale

COME CAPIRE SE SI È AFFETTI DA TUNNEL CARPALE

A livello clinico è possibile effettuare dei test per diagnosticare questa patologia:

  • È possibile riscontrare una debolezza dei muscoli intorno al pollice;
  • Effettuando una pressione sul nervo mediano si evocherò formicolio e intorpidimento della mano;
  • Toccando il nervo si avvertiranno delle piccole scosse elettriche lungo le dita.

A livello strumentale invece è possibile eseguire:

  • Elettromiografia (EMG): È spesso consigliata per confermare la diagnosi;
  • Raggi X: Utilizzata soprattutto quando è presente una limitazione articolare del polso.

TRATTAMENTO

La Sindrome del Tunnel Carpale spesso esordisce in maniera lieve, portando i pazienti a trascurare la patologia. Questo è sbagliato poiché se diagnosticata nella sua fase iniziale può guarire senza particolari complicazioni.

Il trattamento prevede:

  • Cambio di attività: Si dovranno modificare tutte quelle abitudini errate che hanno portato a questa patologia;
  • Farmaci: Si utilizzano i Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei (FANS);
  • Tutori Rigidi: Vengono utilizzati durante la notte per mantenere il polso in posizione neutra, impedendo quindi l’irritazione notturna del nervo quando viene piegato il polso. Possono essere utilizzati anche durante le attività giornaliere.
  • Ipertermia: Terapia fisica strumentale in grado di sviluppare calore in profondità al fine di eliminare l’infiammazione.

IPERTERMIA

L’Ipertermia è un macchinario caratterizzato dal Bolus pieno d’acqua come sua estremità. Questo, in associazione con la Termocoppia installata al centro dello stesso e responsabile della misurazione della temperatura corporea, permette alle onde elettromagnetiche di penetrare in profondità, trasformandosi in calore terapeutico per l’eliminazione dell’infiammazione e quindi dei sintomi dati da questa patologia.

Il potere curativo dell’Ipertermia è sfruttato pienamente nella terapia della Sindrome del Tunnel Carpale, in quanto se questa viene trattata nella giusta fase l’infiammazione può essere completamente eliminata, portando quindi il paziente alla risoluzione del problema.

I trattamenti vengono svolti con sedute bisettimanali, con durata di 30 minuti a terapia. Questo comporta un’intensa azione sulla zona in questione durante le sedute alle quali vengono interposti dei giorni di riposo per dar tempo ai naturali processi di riparazione di agire.

La terapia va associata con un cambiamento dello stile di vita del paziente, il quale dovrà limitare il più possibile le azioni usuranti il polso. Vanno effettuati inoltre degli esercizi di stretching al fine di rilassare la muscolatura dell’arto superiore, diminuendo la tensione.

ALTRI APPROCCI TERAPEUTICI

Nel caso in cui le terapie mediche e fisiche falliscano o quando la sintomatologia è stata trascurata per molto tempo ed è tale da impedire i movimenti, è possibile ricorrere al trattamento chirurgico.

L’intervento chirurgico consiste in un taglio di circa 2 cm alla base della mano, seguito da un sezionamento totale del legamento trasverso del carpo al fine di ottenere la decompressione del nervo mediano.

In alcuni casi si effettua anche una Neurolisi, cioè una pulizia delle strutture adiacenti al nervo, al fine di evitare il più possibile una situazione recidivante.

In questo intervento possono però essere presenti delle complicanze:

  • Recidiva: Dopo qualche mese il paziente torna ad avvertire gli stessi sintomi;
  • Infezione: Della ferita chirurgica;
  • Lesioni Nervose: In particolare la lesione del nervo che va ad innervare il muscolo opponente del pollice;
  • Sindrome dolorosa Algoneurodistrofica: Si manifesta con dolori o bruciori “sproporzionati” rispetto al trauma iniziale, i quali si estendono al di la della zona traumatizzata.

PREVENZIONE

Il punto cardine riguardo la prevenzione della sindrome del tunnel carpale è il prendersi cura del proprio arto, cercando di ridurre il tempo in cui viene sollecitato il polso (mouse, lavori pesanti, lavori di precisione) magari alternando il lavoro con delle pause frequenti.

È importante prestare sempre attenzione alla posizione del polso, predisponendo in particolar modo la propria postazione lavorativa in maniera tale che l’arto sia poggiato correttamente.

È possibile effettuare degli esercizi di stretching della zona: un esercizio classico è quello in cui si poggia la mano sulla parete e si spinge portando il polso e le dita il più possibile verso la spalla. È importante inoltre massaggiare il polso dopo una giornata faticosa, rilassando cosi le zone coinvolte.

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